Corto e a capo

L’idea che ha portato alla nascita di Corto e a Capo era quella di riprendere il discorso con il cinema e con il cortometraggio interrotto qualche anno prima a Venticano, una scommessa risultata vincente con la prima edizione che poi il secondo anno è diventata una conferma e una piacevole abitudine, che ha coinvolto sia gli autori (ancora una volta numerosissimi) che il pubblico, che ci ha mostrato passione, attenzione e volontà di partecipazione. Per questo Corto e a capo torna con ancora più entusiasmo e determinazione rispetto allo scorso anno, con un’edizione nuova e che ancora una volta guarda al territorio ma senza restare bloccata nei confini locali.

Io devo andare, sarà il tema dell’edizione 2017, una riflessione in immagini e suoni sull’appartenenza alla propria terra e sulla necessità o la voglia di spostarsi per cercare spazi e opportunità nuove. Dopo aver raccontato le esigenze dei profughi arrivati in Italia (e in particolare nel comune di Venticano) e le diverse tappe del complicato percorso per imparare a conoscersi e a capirsi reciprocamente con i locali, quest’anno parliamo delle esigenze che muovono tutti quelli che decidono di lasciare il proprio territorio.

Un tassello ulteriore per analizzare il ricco e affascinante rapporto che c’è tra l’uomo e il proprio ambiente, quando esso può risultare una minaccia (perché soffocante, arido e senza opportunità) e quando invece può diventare orizzonte di grandi opportunità e progetti.

Naturalmente il punto di partenza privilegiato sarà ancora una volta il nostro territorio (da sempre terra di emigrazione) ma il nostro sguardo si allargherà fino al mondo intero, dedicando uno spazio, e un apposito premio, anche a tutti coloro che hanno immaginato la loro storia su viaggi, migrazioni e spostamenti di tutti i tipi.

Agosto 2017 è vicino, vi apettiamo per un nuovo appuntamento con Corto e a capo.

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